Lombardia

Traffico di rifiuti, 6 arresti

Sei persone arrestate da carabinieri forestali

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 11 OTT - Un traffico di rifiuti è stato scoperto in provincia di Pavia. I carabinieri forestali del gruppo di Milano e Pavia e della compagnia di Stradella (Pavia) hanno infatti eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Milano nei confronti di 6 persone (5 italiani e un romeno tra i 40 e i 55 anni) per incendio doloso, gestione illecita organizzata di rifiuti. Le indagini della Direzione distrettuale antimafia hanno permesso individuare l'organizzatore che si occupava di smaltire illecitamente i rifiuti, il trasportatore che li portava nel capannone di Corteolona (Pavia), e infine i titolari di impianti compiacenti.
   

Le indagini, hanno spiegato i carabinieri, sono iniziate a fine novembre 2017 partendo da uno strano viavai di camion carichi di rifiuti che scaricavano all'interno di un capannone abbandonato da tempo a Corteolona e Genzone (Pavia) e risultato poi affittato da Riccardo Minerba, un pregiudicato residente a Lecco. I carabinieri hanno monitorato gli ingressi, e sono riusciti a risalire alle aziende di Milano e hinterland che si affidavano a Minerba per lo smaltimento. Alla fine di dicembre l'attività di stoccaggio si è interrotta perché ormai il capannone era pieno. Un dipendente (identificato poi come il pregiudicato Vincenzo Divino) è stato filmato mentre legava al cancello del capannone un nastro, un segnale per la distruzione dell'area. Il 3 gennaio successivo, secondo l'accusa, il magazzino è stato incendiato da Divino e dal pregiudicato romeno Stefan Daniele Miere, e l'incendio ha sprigionato una nube tossica che ha provocato intossicazioni tra i residenti e la necessità di una importante bonifica. Quella notte Divino ha inviato a Minerba un messaggio in codice: "La torta è pronta, ho sparso liquore in diversi punti, soprattutto al centro. Domani puoi andare a ritirarla". Non è stato però l'unico incendio di questo tipo nel nord Italia, per questo gli investigatori stanno lavorando per accertare un collegamento con altri episodi. I carabinieri hanno calcolato che il gruppo ha smaltito in totale 7mila tonnellate, con un guadagno in pochi mesi di un milione e 100mila euro. Tra gli arrestati c'è Luca Liloni, amministratore unico della società "3L trasporti srl", l'uomo che gestiva materialmente lo spostamento dei camion. In manette anche Santino Pettinato e Alessandro Del Gaizo, entrambi amministratori rispettivamente della "Ecogroup srl" di Settimo Milanese (Milano) e della "Corsico Rottami srl" di Corsico (Milano).

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