(ANSA) - MILANO, 1 DIC - E' una enorme giostra, un palcoscenico leggermente sopraelevato perché contiene un girevole, la base della scenografia dell'Andrea Chénier per la Prima della Scala. L'opera è stata concepita da Umberto Giordano come un continuo musicale, motivo per cui il direttore Riccardo Chailly ha chiesto al pubblico di non applaudire dopo le singole arie. E motivo per cui il regista Mario Martone ha avuto l'idea di una sorta di carillon, di macchina celibe. "Nell'opera non ci sono pause - ha spiegato la scenografa Margherita Palli mostrando all'ANSA il palcoscenico - e questo ci permette di fare cambi molto veloci, molto rapidi e di non avere interruzioni fra il primo e il secondo quadro e poi fra il terzo e il quarto". Da un lato della giostra c'è il salone delle feste del primo quadro, dall'altro il caffé Hottot del secondo quadro. Il busto di Marat riprende "il ritratto di Marat che è al Carnevalet". La ghigliottina è la stessa che Martone aveva usato nello spettacolo teatrale Morte di Danton, di Georg Buchner.
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Scenografa, giostra ci permette fare cambi senza interruzioni
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