Lombardia

Aiutò madre a suicidio, condanna 4 anni

La donna era accusata di omicidio volontario, poi derubricato

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 9 OTT - Non è stato 'omicidio volontario' ma 'aiuto al suicidio' il reato commesso da Silvia Pasotto, il medico 62enne che nel settembre scorso preparò un mix di farmaci letale per l'anziana madre, in quanto la vittima "fino all'ultimo ha avuto il dominio della propria vita". Lo scrive la Corte d'Assise di Milano nelle motivazioni della sentenza con cui nel luglio scorso ha derubricato il reato a carico della dottoressa, a processo con l'accusa di omicidio volontario, condannandola a 4 anni di reclusione per aiuto al suicidio.
    L'82enne Nicoletta Carneli fu ritrovata morta nell'appartamento di via Grigna a Milano in cui abitava insieme con la figlia, che pur avendo bevuto anche lei il cocktail, fu invece trovata incosciente ma ancora viva. Secondo i giudici, la Carneli ha agito "materialmente di mano propria" e ha "coscientemente bevuto il miscuglio di medicine e whiskey" preparato dalla figlia.
   

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