(ANSA) - ROMA, 22 GEN - "Qui in Italia ho imparato ad apprezzare
la bellezza della vita": Ruud Gullit ha ripercorso il suo
passato italiano tra Milan e Sampdoria parlando con Fabio Fazio.
L'olandese ha parlato tra l'altro dell'esperienza nel grande
Milan di Arrigo Sacchi: "Sacchi non parlava inglese benissimo:
una volta mi voleva dire che dovevo fare una finta e mimando il
gesto si è stirato un muscolo del collo. Era un grande
allenatore e un personaggio, ma anche un fanatico: urlava
sempre". L'olandese ha mostrato umanità scherzando sulla sua
immagine e citando i suoi tentativi di lasciare una traccia
anche fuori dal calcio, come quando dedicò il Pallone d'Oro a
Nelson Mandela. "Mi disse che quando era in prigione non aveva
nessuno ed ero uno dei suoi pochi amici - ha detto Gullit -: per
noi in Olanda era importante parlare dell'apartheid". Poi i
ricordi del periodo alla Sampdoria: "Trovai la libertà di
giocare e la felicità perché per le strade potevo girare
tranquillamente. Tornato al Milan lo feci col cuore, ma fu un
errore".
Gullit, in Italia imparato bellezza vita
Tornare al Milan dopo Samp fu errore. Sacchi grande ma fanatico