Lombardia

Delitto Macchi, verso giudizio per Binda

Chiuse indagini, si punta a interrompere termini scarcerazione

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 5 NOV - Si va verso la richiesta di processo per Stefano Binda, l'uomo arrestato, quasi 30 anni dopo il delitto, con l'accusa di aver ucciso Lidia Macchi, la studentessa di Varese massacrata con 29 coltellate la sera del 5 gennaio 1987. Infatti il sostituto procuratore generale di Milano Carmen Manfredda due giorni fa ha firmato l'avviso di conclusione delle indagini nei confronti del 49enne allora compagno di liceo della ragazza assassinata. L'atto è stato notificato ai legali del presunto omicida, il quale avrà 20 giorni di tempo per farsi interrogare. Dopo di che il pg chiederà il rinvio a giudizio, sebbene siano ancora in corso importanti accertamenti, come quelli sulla salma riesumata della ragazza e la ricerca di un coltello e cioè l'arma del delitto, e di altri reperti in località Sass Pinì dove fu trovato il cadavere. L'uomo, che si è sempre proclamato innocente, è accusato di omicidio pluriaggravato dagli abietti e futili motivi e dalla crudeltà.
   

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