Lombardia

Capotreno aggredito con machete appella

Vuole condanna di tutti e sei i Latinos imputati

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 28 GIU - E' "fuor di dubbio" che anche i tre giovani sudamericani assolti in primo grado nel processo per il blitz a colpi di machete ai danni del capotreno Carlo Di Napoli alla stazione di Villapizzone a Milano, l'11 giugno dello scorso anno, "hanno in ogni caso voluto l'aggressione" che è poi "degenerata, circostanza non imprevedibile, nel tentato omicidio" del ferroviere e di un suo collega, Riccardo Magagnin.
    Lo scrive il legale di parte civile di Di Napoli, l'avvocato Luca Ponzoni, che ha depositato il ricorso in appello contro le assoluzioni, così come ha fatto la Procura e anche l'altra parte civile. Il gup di Milano Alfonsa Ferraro nel processo abbreviato aveva condannato solo tre dei sei imputati e cioè Jackson Lopez Trivino, detto 'Peligro', a 16 anni, Josè Ernesto Rosa Martinez, ritenuto l'esecutore materiale del colpo di machete, a 14 anni e Andres Lopez Barraza, detto 'Pajaro Loko', a 11 anni e 4 mesi.
   

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