Liguria

Slitta di un anno legge anti slot

Per opposizioni è solo manovra elettoralistica

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 1 APR - Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato con 16 voti a favore (l'intera maggioranza) e 14 contrari (tutta l'opposizione a cui è mancato il voto di un consigliere del Pd, assente) la proroga di un anno all'entrata in vigore della legge regionale sul gioco d'azzardo che prevede regole più rigide per le concessioni di video lottery e slot machine in locali e tabaccherie. La legge, votata anche dal centrodestra nella passata legislatura, doveva entrare in vigore il 2 maggio prossimo e imponeva la chiusura di tutte le sale slot liguri che non rispettano le distanze minime di 300 metri dai luoghi 'sensibili' (scuole, ospedali). All'interno della proroga è stato inserito un emendamento della Lega Nord che introduce l'utilizzo della tessera sanitaria per accedere alle slot. La misura dovrà avere il via libera ministeriale ed è pensata per l'identificazione del giocatore e quindi dei minori e dei soggetti ludopatici.
    Il provvedimento è stato inserito in un emendamento a una delibera di giunta in materia urbanistica: la soppressione del comitato tecnico regionale per il territorio.
    Alla seduta, convocata in modo straordinario al sabato, hanno assistito da una parte rappresentati dei comitati contrari alla proroga che avevano cartelli con la scritta 'Non azzardatevi', dall'altra i rappresentanti dei commercianti che si aspettavano questa decisione: per molti di loro avere le slot in negozio significa mantenere in vita l'attività.
    Fuori dall'edificio del Consiglio regionale rappresentanti dei due 'schieramenti'.
    Per la minoranza si è trattato di un colpo di mano, di una manovra elettoralistica. "È un provvedimento illegittimo, inaccettabile si inserisca in una norma urbanistica. E' umiliante per i commercianti credere che con le slot superano la crisi delle loro attività. Servono politiche di sostegno al commercio, non proroghe", ha detto sottolineato la capogruppo Pd in regione, Raffaella Paita. "È giusto che rimanga agli atti - ha spiegato Alice Salvatore, capogruppo del M5S - che nessun carattere d'urgenza può giustificare l'inserimento dell'emendamento in una materia urbanistica. La proroga esisteva già, dal 2012 al primo maggio 2017, la Giunta ha avuto 2 anni di tempo per trovare soluzioni che anche noi abbiamo illustrato e che potevano e dovevano essere messe in atto per evitare che questa fosse una situazione d'urgenza".
    Per la maggioranza era necessario dare una risposta a migliaia di commercianti che vivevano con ansia questa scadenza ed è un modo per evitare la chiusura di molti esercizi con la perdita di circa 2000 posti di lavoro. (ANSA).
   

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