Liguria

Sciopero Tpl Savona, no privatizzazione

Bus fermi, salvo fasce protette, corteo e presidio

Sciopero Tpl Savona

Redazione Ansa

Sciopero, presidio e corteo dei lavoratori del trasporto pubblico oggi a Savona per protestare contro la possibile privatizzazione dell'azienda. Lo stop dei bus è previsto per tutto il giorno ad esclusione dei due orari nevralgici (dalle 5 alle 8.30 e dalle 17.30 alle 20). Nel mirino dei sindacati la decisione della Provincia di indire una gara per trovare un soggetto privato che subentri all'azienda partecipata nella gestione del trasporto pubblico: una decisione a suo tempo motivata dall'ente con la necessità di investire 14 milioni di euro nel prossimo futuro e la difficoltà degli attuali soci (principalmente i due di maggioranza, la stessa Provincia e il Comune di Savona) a reperire i fondi necessari (il bilancio dell'ente provinciale è in rosso, e il comune capoluogo ha varato a dicembre 2016 un piano di riequilibrio decennale). Una scelta da subito contestata dai sindacati, sia perché difforme da quella delle altre province liguri sia per timore di ripercussioni su lavoratori e qualità del servizio.

Il corteo dei lavoratori, partito poco prima delle 11, prima ha bloccato per qualche minuto l'Aurelia, quindi si è diretto verso il centro città. A differenza di quanto inizialmente pianificato si è diretto verso il Municipio, dove una delegazione dei sindacati ha incontrato il sindaco di Savona. "Tpl è una azienda virtuosa e che ha compiuto importanti sacrifici di risanamento e ottimizzazione negli anni scorsi - ha detto Giuseppe Gulli, segretario regionale Uiltrasporti - con un costo chilometrico del servizio tra i più bassi in tutta la Liguria. Non si può sprecare un risultato raggiunto grazie ai lavoratori, che ora chiedono garanzie sul futuro". "Speriamo che l'intervento del Comune, della Provincia e dei parlamentari posso portare all'affidamento in house, serve l'impegno di tutti e chiederemo un incontro anche a livello nazionale - ha aggiunto Danilo Causa di Fit Cisl - Non è possibile che solo Savona mandi a gara questo servizio". Claudio Schivo di Cgil auspica "una disponibilità del sindaco a trattare l'affidamento in house: ribadiremo le nostre richieste sperando che possa esserci un riscontro positivo".
   

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