Liguria

Genova e suo 'charme' su New York Times

Articolo dedicato alla città, alla sua storia e le sue bellezze

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 26 APR - "Perche così pochi visitano Genova?". E' la domanda che si fa Michael Frank sul New York Times nella sezione viaggi, fornendo invece molte risposte sullo 'charme' della città ."Non è Firenze, Roma o Venezia. Non c'è una lista predigerita di attrazione imperdibili, non ci sono lagune romantiche, o la nascita del rinascimento da inseguire.
    La città invita anzi richiede che uno si faccia le sue esperienze e ripaga lo sforzo", scrive Frank, che cita, Mitchell Wolfson, fondatore della Wolfsoniana di Nervi, quando dice "una volta che hai Genova dentro non si può più cancellare". L'autore evoca la "curiosa topografia" della città e racconta che passeggiando nel suo patchwork urbano "certe volte si ha la sensazione di entrare in una intricata stampa di Piranesi".
    Dagli ascensori per belvederi mozzafiato, ai palazzi barocchi ai Rubens alla cucina alle botteghe storiche, Frank descrive il suo amore per la città. "Genova - scrive - si definisce per i suoi standard, una lunga memoria e una resistenza implacabile".
   

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