Liguria

Migranti: mons.Suetta, serve tolleranza

Dopo denunce per aver dato cibo dice: "Servono giuste eccezioni"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 MAR - "Un minimo di tolleranza, un minimo di lettura corretta dei fatti e anche un concreto stimolo a rivedere il dettato della norma". Lo ha chiesto il vescovo di Ventimiglia-San Remo, Antonio Suetta, in un'intervista al tg di Tv2000, commentando l'episodio di tre francesi denunciati per aver dato cibo ai migranti senza autorizzazione. E' il primo caso noto dopo l'approvazione dell'ordinanza del sindaco Enrico Ioculano dell'11 agosto 2016 nata per motivazioni di ordine igienico sanitario. "Parto da una considerazione di carattere generale - ha sottolineato mons. Suetta - sul fatto di aver emanato l'ordinanza. Il discorso lo capisco in linea di principio cioè la somministrazione di cibo soprattutto se avviene su larga scala ha risvolti igienico-sanitari e quindi comprendo che vada regolamentata. Calata nella situazione concreta l'ordinanza ha qualcosa di strumentale cioè di volere contenere solidarietà e accoglienza. Ma con persone in estrema difficoltà mi pare che si debbano prevedere giuste eccezioni alla legge.
   

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