Liguria

Aeroporti: Genova; Merlo,dove erano quelli che si lamentano?

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 28 AGO - La decisione del Governo di non considerare l'aeroporto di Genova uno scalo strategico ha suscitato una dura reazione di Luigi Merlo, presidente dell'Autorità portuale, socio di maggioranza della società di gestione. "La mobilitazione a scoppio ritardato di quanti, magari sdraiati sulla spiaggia, in questi anni e persino nelle ultime settimane e pure dopo il pronunciamento del Senato, non si sono mai occupati del futuro dell'aeroporto, è alquanto penosa", afferma Merlo. "È la fotografia di una città che è sempre tentata dal lamento e dalla sterile rivendicazione invece che dalla assunzione di responsabilità. Certo, forse il Governo avrebbe potuto fare un maggiore sforzo per riconoscere il ruolo strategico del Colombo, ma questi signori dove erano dopo il voto del Senato? Cosa hanno fatto per sensibilizzare il Governo, o quando il cda dell'aeroporto aveva tanti componenti quanti il consiglio comunale di un medio comune, per giunta ben retribuiti?", sottolinea Merlo.
    "Quando ho avviato la battaglia per la riduzione dei costi, per il dimezzamento del cda e per la privatizzazione, avvenuta in tutti gli altri aeroporti, spesso mi sono trovato solo mentre in molti, spesso gli stessi che oggi si lamentano, difendevano una situazione non più sostenibile e tutta sulle spalle del pubblico e quindi dei cittadini. Se oggi avessimo un aeroporto con strutture adeguate e più collegamenti, uno scalo moderno e funzionale, con più passeggeri, sono convinto che la strategicità ci sarebbe stata riconosciuta. Allora, invece di recriminare, vediamo cosa ciascuno di noi può e deve fare, quanti si impegneranno per ottenere la rivisitazione del piano industriale e dei finanziamenti nazionali ed europei, per sostenere politiche turistiche che facciano aumentare le presenze e i collegamenti. Vedremo chi sosterrà il nuovo tentativo di privatizzazione che l'assemblea dei soci convocata per i prossimi giorni, su mia richiesta, mi auguro deciderà. Se nei prossimi anni partirà il rifacimento della aerostazione, già deliberato, se si arriverà attraverso il completamento del nodo ferroviario di Genova al già previsto collegamento ferroviario e se sarà individuato un socio di mestiere capace di mettere risorse e innovazione, allora penso che avremo tutti i titoli per rivendicare qualcosa. In caso contrario sarà stato l'ennesimo balletto utile solo a riempiere le pagine dei giornali di agosto". (ANSA).
   

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