Lazio

Patrimonio culturale immateriale, al via il primo censimento

Unpli e Anci mappano riti e feste tradizionali in Italia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 MAR - "È un giorno storico: dopo 10 anni di lavoro intenso siamo riusciti a far riconoscere il nostro patrimonio immateriale culturale attraverso un censimento fatto di saperi e conoscenze che si tramandano di generazione in generazione, grazie al racconto e all'impegno di persone che fanno di tutto per tenere viva l'identità della propria comunità". È il commento di Antonino La Spina, presidente Unpli, alla presentazione del progetto di mappatura e censimento dei beni immateriali della cultura, realizzato con l'Associazione Nazionale Comuni Italiani, in collaborazione con l'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e la supervisione del ministero della Cultura.
    "Grazie alla capillarità delle pro loco - spiega il presidente La Spina - e al personale formato da Unpli, recupereremo innumerevoli espressioni e tradizioni custodite molto spesso nella memoria e nella conoscenza di un singolo individuo e che rischiano di perdersi. Tutto quello che andremo a raccogliere e poi a condividere digitalmente sarà un patrimonio di umanità e di comunità". "Il lavoro che inauguriamo oggi - ha dichiarato Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci - saprà restituire una mappatura ricchissima del patrimonio di tutti i nostri territori e sono certo che le connessioni che ne deriveranno rafforzeranno l'identità culturale del nostro Paese". "Le pro loco custodiscono il patrimonio immateriale, importante fattore di sviluppo economico, e partecipano con questa mappatura a rendere la cultura fruibile a tutti", ha commentato Federico Mollicone, presidente della Commissione cultura scienze e istruzione della Camera.
    Il progetto punta a raggiungere oltre 200mila espressioni e pratiche sociali, a poco più di 20 anni dall'adozione della Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Tra le attività mappate rientrano le tradizioni orali, compresi i dialetti, la musica e le arti dello spettacolo in forma stabile o ambulante, gli eventi rituali e festivi in costume. "È una grande festa - spiega Maria Assunta Peci, direttore Unesco del ministero della Cultura- perché l'Unesco vuole che i piccoli comuni, cuore pulsante del progetto, insieme facciano vivere le tradizioni del nostro patrimonio". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it