(ANSA) - ROMA, 13 OTT - Una donna forte e indipendente,
troppo forte e indipendente per il suo tempo. Emma Carelli toccò
vertici inimmaginabili per una donna ma la sua vita finì
tragicamente e fu dimenticata. Iniziò con una carriera d'artista
e divenne una diva assoluta del teatro d'opera, osannata in
tutto il mondo - dall'Europa al Sud America - nei primi del
'900. Nata a Napoli il 12 maggio del 1877, è stata una delle
prime donne manager italiane, insieme al marito Walter Mocchi,
politico socialista. Gestì e divenne direttrice del Teatro
Costanzi (l'odierno Teatro dell'Opera di Roma) per un
lunghissimo periodo: dal 1912 fino al 1926. La sua storia torna
alla luce con il film La prima donna - una produzione Istituto
Luce-Cinecittà in collaborazione con Teatro dell'Opera di Roma,
regia di Tony Saccucci che ne firma anche la sceneggiatura da
un'idea di Carlo Fuortes - che lunedì 14 ottobre segna l'evento
di preapertura della Festa di Roma, proprio al Teatro dell'Opera
dove Emma aveva espresso il suo talento.
Emma Carelli, La prima donna all'Opera
Al Costanzi che gestì, sua storia evento preapertura Festa Roma