Lazio

Mafia Ostia:slitta sentenza appello

Acquisizione atti altro processo a clan

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 8 FEB - Doveva essere il giorno della sentenza al processo d'appello che vede alla sbarra diciotto persone, tra cui componenti delle famiglie Fasciani e Triassi, accusate di aver dominato con modalità mafiose le attività illecite a Ostia, località del litorale romano. I giudici della II Corte d'appello, dopo oltre tre ore di camera di consiglio, hanno emesso un'ordinanza con la quale hanno chiesto l'acquisizione di una serie di documenti. Si tratta dei verbali di dichiarazioni spontanee rese dal 'patriarca' Carmine Fasciani e dalla moglie Silvia Bartoli, nonché verbali d'interrogatorio di una serie di persone sentite nell'ambito di un altro procedimento, degli atti relativi ad alcuni attentati ad Ostia, visure camerali e trascrizione d'intercettazioni. Quindici condanne per più di 200 anni di carcere sono state chieste in una delle scorse udienze dal Pg Giancarlo Amato. La pena più alta, 27 anni e 9 mesi di reclusione per associazione mafiosa, è stata chiesta per Carmine Fasciani.
   

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