(ANSA) - BRUXELLES, 16 MAG - "Un nuovo, ennesimo furto è
pronto per essere perpetrato ai danni dei cittadini del
Mezzogiorno d'Italia. Per ovviare all'assoluta incapacità di
spesa del Pnrr entro il 2026, il governo Meloni ha pensato bene
di realizzare i progetti che rischiano di saltare utilizzando i
fondi della politica di coesione. Parliamo di un tesoretto pari
a 126 miliardi di euro, assegnato dall'Europa all'Italia, di cui
il 75% è destinato alle regioni del sud. Di questa somma, il 70%
è stato ora congelato dal Governo italiano con l'idea di
dirottarlo su progetti che erano invece a valere sui fondi del
Piano di ripresa. L'ennesima scelta che impedirà ai territori
del Mezzogiorno di ridurre il gap con il resto d'Europa". Così
l'europarlamentare dei Verdi e segretario del Movimento Equità
Territoriale Piernicola Pedicini annuncia la presentazione di
un'interrogazione alla Commissione Europea.
"A pagare sono sempre i cittadini delle aree meno sviluppate
del Sud, che hanno già subito la sottrazione di oltre mille
miliardi di spesa pubblica in 20 anni, a cui è stata destinata
meno della metà delle risorse del Pnrr ottenute dall'Italia, a
fronte di almeno l'80% dovuto, e che ora rischiano di vedersi
scippati anche soldi che gli erano già stati assegnati di
diritto", spiega Pedicini.
"Per questo ho depositato un'interrogazione, con la quale ho
chiesto alla Commissione Ue se ritiene legittima la manovra del
Governo di dirottare risorse della politica di coesione da
investimenti strategici nel Sud Italia, su opere che dovrebbero
essere invece a carico dello Stato centrale, per la gran parte
previste al Nord, osteggiando le giustificate rivendicazioni di
spesa dei governatori delle regioni del meridione", conclude
l'eurodeputato. (ANSA).
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Pedicini, governo scippa soldi al Sud per rimediare ritardi Pnrr
L'eurodeputato presenta un'interrogazione alla Commissione Ue