(ANSA) - BRUXELLES, 25 NOV - "Ok all'avvio dei negoziati con
il Consiglio sulla proposta di direttiva Ue su salari minimi
adeguati, che non impone la definizione di un salario minimo
europeo agli Stati membri, cosa peraltro vietata dai trattati,
ma si pone l'obiettivo di favorire una convergenza verso l'alto
delle retribuzioni minime, siano esse definite per legge o
tramite contrattazione collettiva". Così in una nota
l'europarlamentare della Lega, Elena Lizzi, componente della
commissione per l'occupazione e gli affari sociali del
Parlamento europeo.
"A dispetto di qualche aspetto positivo nel testo, come il
tentativo di ridurre il dumping fiscale, abbiamo espresso
preoccupazione per alcuni elementi su cui è necessario
intervenire, a cominciare dalle parti che impongono eccessive
condizionalità e oneri burocratici, rappresentando un'ingerenza
nelle prerogative nazionali e delle parti sociali. Il nostro
auspicio è che nei negoziati con il Consiglio questi
riferimenti, che non ci convincono, vengano rimossi dal testo",
spiega l'eurodeputata.
"Anziché spingersi oltre le proprie competenze, l'Ue dovrebbe
pensare a coinvolgere le parti sociali in maniera più
strutturata e adeguata", conclude Lizzi. (ANSA).
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Salario minimo: Lizzi (Lega), decisione spetta a Stati
'Ok avvio negoziati, ma Ue non vada oltre proprie competenze'