"A dispetto di qualche aspetto positivo nel testo, come il tentativo di ridurre il dumping fiscale, abbiamo espresso preoccupazione per alcuni elementi su cui è necessario intervenire, a cominciare dalle parti che impongono eccessive condizionalità e oneri burocratici, rappresentando un'ingerenza nelle prerogative nazionali e delle parti sociali. Il nostro auspicio è che nei negoziati con il Consiglio questi riferimenti, che non ci convincono, vengano rimossi dal testo", spiega l'eurodeputata.
"Anziché spingersi oltre le proprie competenze, l'Ue dovrebbe pensare a coinvolgere le parti sociali in maniera più strutturata e adeguata", conclude Lizzi.
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