(ANSA) - BRUXELLES, 3 DIC - La filiera dell'energia elettrica
italiana, dalla produzione alla manifattura, conta 30 miliardi
di euro di valore aggiunto, produce 177 miliardi di fatturato e
vanta 23.500 imprese attive per circa 215mila addetti. È quanto
emerge dal rapporto "MED & Italian Energy Report" sul settore
dell'energia in Italia e nel Mediterraneo, frutto della
collaborazione tra Srm, centro studi collegato al Gruppo Intesa
Sanpaolo, e il Politecnico di Torino.
Dallo studio, che viene presentato oggi al Parlamento Ue a
Bruxelles, emerge che la domanda mondiale di energia elettrica è
ancora in prevalenza soddisfatta dalle fonti fossili, cioè da
petrolio (34,2%), carbone (27,6%) e gas (23,4%). I consumi sono
concentrati su tre aree, che rappresentano il 50% circa del
totale: Cina, Stati Uniti ed Unione europea. Secondo il
rapporto, l'Italia è ancora dipendente dall'estero per le
importazioni di combustibili fossili (78,6%), ma è al lavoro per
sviluppare efficienza, risparmio energetico e fonti rinnovabili,
la cui quota sulla produzione lorda elettrica è passata dal 17%
del 2007 al 34%.
L'incontro è organizzato in collaborazione con la struttura
European Regulatory and Public Affairs della Direzione Affari
Istituzionali di Intesa Sanpaolo, con il patrocinio delle
europarlamentari Tiziana Beghin (M5s) e Patrizia Toia
(Pd).(ANSA).
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Energia: Srm, da 2007 raddoppiata quota rinnovabili Italia
Report presentato oggi all'Eurocamera