Dallo studio, che viene presentato oggi al Parlamento Ue a Bruxelles, emerge che la domanda mondiale di energia elettrica è ancora in prevalenza soddisfatta dalle fonti fossili, cioè da petrolio (34,2%), carbone (27,6%) e gas (23,4%). I consumi sono concentrati su tre aree, che rappresentano il 50% circa del totale: Cina, Stati Uniti ed Unione europea. Secondo il rapporto, l'Italia è ancora dipendente dall'estero per le importazioni di combustibili fossili (78,6%), ma è al lavoro per sviluppare efficienza, risparmio energetico e fonti rinnovabili, la cui quota sulla produzione lorda elettrica è passata dal 17% del 2007 al 34%. L'incontro è organizzato in collaborazione con la struttura European Regulatory and Public Affairs della Direzione Affari Istituzionali di Intesa Sanpaolo, con il patrocinio delle europarlamentari Tiziana Beghin (M5s) e Patrizia Toia (Pd).
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