(ANSA) - BRUXELLES, 29 NOV - Nella votazione odierna, gli
eurodeputati hanno stabilito che i Paesi dell'area Schengen
dovranno fornire una valutazione dettagliata dei rischi se i
controlli temporanei alle frontiere interne verranno prolungati
oltre i due mesi iniziali. Inoltre, qualsiasi successiva
estensione dei controlli oltre il limite dei sei mesi dovrà
soddisfare i seguenti requisiti: una dichiarazione di conformità
ai requisiti giuridici della Commissione europea, ma anche
un'autorizzazione del Consiglio dei ministri dell'Ue.
Austria, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia hanno
ripristinato i controlli temporanei alle rispettive frontiere
per le circostanze eccezionali della crisi migratoria iniziata
nel 2015. Inoltre, la Francia dispone di controlli alle
frontiere interne a causa di una minaccia terroristica
persistente.
"Schengen è una delle maggiori conquiste dell'Ue, che,
tuttavia, è stata messa in pericolo dai controlli illegali in
corso da oltre tre anni alle frontiere interne, da parte di sei
Stati membri, nonostante fosse previsto un periodo massimo di
due anni", ha detto la relatrice Tanja Fajon (S&D). "Ciò
dimostra quanto siano ambigue le norme attuali e come gli Stati
ne abusino e le interpretino in modo scorretto. Se vogliamo
salvare Schengen, dobbiamo porre fine a questa situazione e
stabilire regole chiare", ha concluso.
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