Austria, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia hanno ripristinato i controlli temporanei alle rispettive frontiere per le circostanze eccezionali della crisi migratoria iniziata nel 2015. Inoltre, la Francia dispone di controlli alle frontiere interne a causa di una minaccia terroristica persistente.
"Schengen è una delle maggiori conquiste dell'Ue, che, tuttavia, è stata messa in pericolo dai controlli illegali in corso da oltre tre anni alle frontiere interne, da parte di sei Stati membri, nonostante fosse previsto un periodo massimo di due anni", ha detto la relatrice Tanja Fajon (S&D). "Ciò dimostra quanto siano ambigue le norme attuali e come gli Stati ne abusino e le interpretino in modo scorretto. Se vogliamo salvare Schengen, dobbiamo porre fine a questa situazione e stabilire regole chiare", ha concluso.
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