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Ema:Italia fa squadra al Pe su Milano, 'pazienti al centro'

Toia (Pd),con sede non idonea a rischio continuità prestazioni

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 08 NOV - L'Italia fa squadra attorno alla candidatura di Milano per ospitare l'Agenzia europea del farmaco (Ema) dopo il suo trasloco forzato da Londra, e questa volta lo fa mettendo al centro i pazienti. "Sono in gioco i loro diritti" perché è necessaria "una continuità nelle prestazioni che vengono fornite, senza interruzioni nelle autorizzazioni o nella messa in commercio di nuovi farmaci, che invece ci sarebbero se venisse scelta una sede non idonea", spiega l'europarlamentare Pd Patrizia Toia, che insieme ad Elisabetta Gardini (Fi), ha ospitato un evento sul tema al Parlamento europeo.

Alla conferenza hanno assistito diversi eurodeputati italiani, ma a prendere la parola sono state in particolare le associazioni dei pazienti, oltre al vicepresidente di Assolombarda Alessandro Spada e al rettore dell'Università Bicocca Cristina Messa. "Il trasferimento dell'Ema rappresenta una grande opportunità ma anche un grande rischio per la salute dei pazienti", perché un eventuale ritardo "andrebbe a compromettere la qualità, la sicurezza e l'efficacia dei farmaci a livello europeo", dichiara Pietro Presti, membro del comitato esecutivo della Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia.

Il ruolo dei pazienti all'interno dell'Ema "è andato progressivamente crescendo ed è sempre più importante anche in prospettiva", oggi abbiamo dei loro rappresentanti "nel consiglio di amministrazione e nei comitati scientifici", ha puntualizzato Vincenzo Salvatore, ex direttore del servizio giuridico dell'Agenzia Ue.(ANSA).

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