Alla conferenza hanno assistito diversi eurodeputati italiani, ma a prendere la parola sono state in particolare le associazioni dei pazienti, oltre al vicepresidente di Assolombarda Alessandro Spada e al rettore dell'Università Bicocca Cristina Messa. "Il trasferimento dell'Ema rappresenta una grande opportunità ma anche un grande rischio per la salute dei pazienti", perché un eventuale ritardo "andrebbe a compromettere la qualità, la sicurezza e l'efficacia dei farmaci a livello europeo", dichiara Pietro Presti, membro del comitato esecutivo della Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia.
Il ruolo dei pazienti all'interno dell'Ema "è andato progressivamente crescendo ed è sempre più importante anche in prospettiva", oggi abbiamo dei loro rappresentanti "nel consiglio di amministrazione e nei comitati scientifici", ha puntualizzato Vincenzo Salvatore, ex direttore del servizio giuridico dell'Agenzia Ue.
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