(ANSA) - STRASBURGO, 12 SET - Questo è "il miglior settembre"
dall'insediamento della Commissione Juncker, "il vento è
cambiato e ora bisogna decidere cosa fare con questo vento": è
questa la riflessione che si fa nei corridoi del palazzo
Berlaymont alla vigilia dell'appuntamento con l'annuale
'discorso sullo stato dell'Unione' che il presidente della
Commissione europea Jean-Claude Juncker terrà domani davanti
alla plenaria Parlamento europeo a Strasburgo.
Un discorso, ancora in fase di limatura, in cui è lecito
attendersi che Juncker esprima la sua personale preferenza su
quale scenario per il futuro dell'Unione post-Brexit, tra i
cinque previsti dal Libro bianco della Commissione pubblicato a
marzo. La sensazione, a Bruxelles, è che questo sia il momento
giusto per spingere sull'acceleratore di una riforma interna
dell'Ue, attenti allo stesso tempo a non acuire le divisioni
Est-Ovest.
Tra i temi caldi che circolano ormai da mesi e su cui è
possibile attendersi novità c'è ad esempio quello della riforma
dell'eurozona per la quale si parla dell'istituzione di un vero
e proprio ministro delle Finanze europeo. Attesa domani anche
ampia documentazione su prossime iniziative legislative, dal
commercio alla cybersecurity, dall'industria a un 'pacchetto
democrazia' su vari temi.
Risalta in ogni caso la differenza di umore, nei palazzi
delle istituzioni, tra la situazione in cui si tenne il discorso
del settembre scorso, due mesi dopo il referendum sulla Brexit e
alla vigilia di un anno elettorale che lasciava presagire
possibili vittorie di partiti euroscettici in Austria, Olanda e
Francia. Un clima ottimista, quello invece di quest'anno, che si
rifletterà nel discorso di Juncker.(ANSA).
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Domani il discorso di Juncker, per un'Ue col vento in poppa
Attesa l'indicazione sulla direzione da dare all'Unione