(ANSA) - BRUXELLES, 28 MAR - "Il ricatto non è quello di chi
minaccia di togliere i fondi ma di chi usa l'Unione europea solo
quando fa comodo". E' quanto afferma la capodelegazione del Pd
al Parlamento europeo Patrizia Toia in merito alle dichiarazioni
arrivate da Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia.
"I leader dei Paesi europei del gruppo Visegrad - afferma
Toia - chiedono che la Brexit avvenga in modo ordinato, cioè che
Bruxelles difenda i diritti dei migranti polacchi e ungheresi a
Londra, e allo stesso tempo non vogliono accogliere i migranti e
i rifugiati che pesano su gli altri Stati membri. Vogliono che
non venga messa in discussione la solidarietà dell'Ue nei loro
confronti, che si traduce in milioni di euro di fondi
strutturali e di coesione, ma in cambio non vogliono offrire
alcuna solidarietà all'Ue, contribuendo a gestire l'emergenza
migratoria".
"Invito i leader dei Paesi del Gruppo Visegrad - conclude
Toia - a rileggere il passo della Dichiarazione di Roma in cui
si afferma l'intenzione di rendere 'l'Unione europea più forte e
più resiliente, attraverso un'unità e una solidarietà ancora
maggiori tra di noi e nel rispetto di regole comuni'. E' una
dichiarazione che è stata sottoscritta da loro, non da qualcun
altro, e soltanto tre giorni fa, non 60 anni fa".(ANSA).
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Migranti: Toia, il ricatto è dei Paesi del gruppo Visegrad
'Non si può usare l'Unione europea solo quando fa comodo'