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Migranti: Toia, il ricatto è dei Paesi del gruppo Visegrad

Migranti: Toia, il ricatto è dei Paesi del gruppo Visegrad

'Non si può usare l'Unione europea solo quando fa comodo'

BRUXELLES, 28 marzo 2017, 18:04

Redazione ANSA

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"Il ricatto non è quello di chi minaccia di togliere i fondi ma di chi usa l'Unione europea solo quando fa comodo". E' quanto afferma la capodelegazione del Pd al Parlamento europeo Patrizia Toia in merito alle dichiarazioni arrivate da Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia.

"I leader dei Paesi europei del gruppo Visegrad - afferma Toia - chiedono che la Brexit avvenga in modo ordinato, cioè che Bruxelles difenda i diritti dei migranti polacchi e ungheresi a Londra, e allo stesso tempo non vogliono accogliere i migranti e i rifugiati che pesano su gli altri Stati membri. Vogliono che non venga messa in discussione la solidarietà dell'Ue nei loro confronti, che si traduce in milioni di euro di fondi strutturali e di coesione, ma in cambio non vogliono offrire alcuna solidarietà all'Ue, contribuendo a gestire l'emergenza migratoria". "Invito i leader dei Paesi del Gruppo Visegrad - conclude Toia - a rileggere il passo della Dichiarazione di Roma in cui si afferma l'intenzione di rendere 'l'Unione europea più forte e più resiliente, attraverso un'unità e una solidarietà ancora maggiori tra di noi e nel rispetto di regole comuni'. E' una dichiarazione che è stata sottoscritta da loro, non da qualcun altro, e soltanto tre giorni fa, non 60 anni fa".

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