(ANSA) - BRUXELLES, 24 MAG - Sulla proposta della revisione
del regolamento di Dublino, alla riunione degli ambasciatori dei
28 (Coreper), abbiamo registrato un lieve cambiamento di tono,
in positivo, ma anche oggi i Paesi hanno dimostrato di non
essere pronti a trovare un compromesso. Così fonti europee.
Secondo altre fonti, tutti i Paesi sono rimasti arroccati
sulle proprie posizioni. L'unica vera variazione nel testo sulla
bozza di riforma portata tavolo oggi è stata quella che
inaspriva la parte sulla responsabilità, innalzando da cinque a
otto anni la responsabilità stabile per il primo ingresso di un
migrante, dopo che al Coreper della settimana scorsa molti Paesi
avevano giudicato inaccettabile l'abbassamento da dieci a cinque
anni. Italia, Spagna, Grecia, Malta e Cipro la vorrebbero vedere
la responsabilità fissata ad un massimo di due anni.
Alla cena del vertice sui Balcani, della settimana scorsa, a
Sofia, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha
chiesto ai leader una svolta sulla riforma del Regolamento di
Dublino, entro fine giugno, prima che scada il mandato della
presidenza di turno bulgara e subentri quella austriaca.(ANSA).
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Migranti:fonti Ue, su riforma Dublino Paesi ancora arroccati
Lieve cambio tono, ma ancora niente compromesso