(ANSA) - BRUXELLES, 29 NOV - Ok dal Consiglio Ue al negoziato
col Parlamento europeo sulla normativa che stabilisce condizioni
di accoglienza standard, comuni a tutti gli Stati membri, per i
richiedenti protezione internazionale. Tra gli obiettivi della
legge anche quello di limitare gli spostamenti dei migranti dal
Paese di primo ingresso nell'Unione verso altri.
Nella bozza si definiscono le condizioni di accesso al
sistema sanitario, e si stabilisce che i profughi potranno
lavorare non più tardi di 9 mesi dalla presentazione della
richiesta di protezione. Ai profughi che hanno mezzi economici
potrà essere richiesto di contribuire ai costi dell'accoglienza.
Per evitare gli spostamenti verso altri Paesi, si limita la
possibilità dell'accoglienza allo stato membro responsabile di
trattare la richiesta di protezione. E i documenti di viaggio
saranno forniti solo a quanti possono giustificare, con serie
ragioni umanitarie, la loro presenza in altri Paesi.
Il progetto di legge permette anche agli Stati membri di
limitare la libertà di movimento dei profughi ad un'area
geografica del proprio territorio, assegnando loro una residenza
specifica, o prevedendo obblighi di firma. E dove queste misure
non fossero sufficienti, e comunque il rischio di fuga persista,
i Paesi potranno ricorrere alla detenzione.
Ogni Paese dovrà prevedere dei piani d'emergenza, per
assicurare condizioni di accoglienza adeguate, nel caso in cui
vi sia un afflusso eccezionale di richiedenti.
In particolare, per quanto riguarda i minori, viene sancito il
loro diritto allo studio, e per quelli non accompagnati, la
necessità di designare un tutore che salvaguardi i loro
interessi.(ANSA).
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Migranti:ok Consiglio a negoziare standard Ue di accoglienza
Progetto legge, potranno lavorare dopo 9 mesi domanda protezione