Per evitare gli spostamenti verso altri Paesi, si limita la possibilità dell'accoglienza allo stato membro responsabile di trattare la richiesta di protezione. E i documenti di viaggio saranno forniti solo a quanti possono giustificare, con serie ragioni umanitarie, la loro presenza in altri Paesi.
Il progetto di legge permette anche agli Stati membri di limitare la libertà di movimento dei profughi ad un'area geografica del proprio territorio, assegnando loro una residenza specifica, o prevedendo obblighi di firma. E dove queste misure non fossero sufficienti, e comunque il rischio di fuga persista, i Paesi potranno ricorrere alla detenzione.
Ogni Paese dovrà prevedere dei piani d'emergenza, per assicurare condizioni di accoglienza adeguate, nel caso in cui vi sia un afflusso eccezionale di richiedenti.
In particolare, per quanto riguarda i minori, viene sancito il loro diritto allo studio, e per quelli non accompagnati, la necessità di designare un tutore che salvaguardi i loro interessi.
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