(ANSA) - STRASBURGO, 20 LUG - Una profonda e seria
preoccupazione per la detenzione in attesa di giudizio
dell'accademico Nuriye Gülmen, dell'insegnante Semih Özakça, e
quella di diversi attivisti per i diritti umani "altamente
rispettati e ben noti", tra cui la direttrice di Amnesty
International Turchia, Idil Eser. Ad esprimerla in una
telefonata al primo ministro turco, Binali YÕldÕrÕm, è il
segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjorn Jagland.
"Continuo a fare appello alla Turchia perché liberi Gülmen e
Özakça, gravemente malati a causa dello sciopero della fame che
stanno conducendo" afferma Jagland, che chiede allo stesso tempo
ai due uomini di sospendere la loro azione assicurandogli che
"le loro voci sono state ascoltate". Il segretario generale
ricorda inoltre al Primo Ministro "che gli attivisti per i
diritti umani devono poter svolgere le loro attività senza
interferenze arbitrarie da parte delle autorità" e che le gravi
accuse che gli sono rivolte in Turchia "devono essere basate su
prove molto solide per non creare un'atmosfera che generi paura,
autocensura, nella società civile". Jagland chiede inoltre alle
tribunali turchi di applicare gli standard della Corte di
Strasburgo in materia di detenzione preventiva". Infine
riferendosi alla nuova commissione creata per valutare i ricorsi
sulle misure adottate dopo il colpo di stato il segretario
generale si augura che sarà in grado di assicurare giustizia a
quanti la domandano. (ANSA)
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Turchia: Consiglio d'Europa, preoccupa situazione post golpe
Jagland sollecita Ankara rispetto standard detenzione preventiva