(ANSA) - BRUXELLES, 22 MAR - C'è allarme tra le regioni
europee per le ripercussioni della Brexit sulla politica di
coesione, che in molti territori rappresenta l'unico rubinetto
per condurre investimenti. E anche per l'Italia, facendo alcuni
calcoli in base agli scenari elaborati dall'Istituto Jacques
Delors - ritenuti "altamente verosimili" è possibile prevedere
penalizzazioni sui fondi Ue, spiegano fonti europee.
Nel peggiore degli scenari, quello in cui il divorzio tra Ue e
Londra si consumasse senza accordo infatti, la conseguenza
sull'intero budget europeo è stimata tra il 10-15% l'anno, con
un impatto orizzontale equivalente, quindi buchi analoghi sui
budget di tutte le politiche comunitarie.
In termini concreti per l'Italia si tradurrebbe in qualcosa
come tra i 3,2 ed i 4 miliardi in meno l'anno. Ma l'impatto
potrebbe essere anche maggiore, visto che le dinamiche di spesa
dei fondi si concentrano sugli ultimi anni di programmazione,
sottolineano le fonti. Anche nel caso in cui i Paesi
contributori netti fossero chiamati a coprire il buco, l'Italia
resterebbe penalizzata.
Proprio dell'impatto che il divorzio dalla Gran Bretagna avrà
sulla coesione si parla oggi alla plenaria del Comitato europeo
delle Regioni (CdR), col capo negoziatore della Commissione Ue
per la Brexit Michel Barnier.
"Le conseguenze della Brexit non avranno solo effetti astratti
su alcuni trattati o su migliaia di pagine di testi legislativi.
Colpirà la vita dei cittadini europei, sia in Gran Bretagna che
negli altri 27 Stati membri", mette in guardia il presidente del
CdR Markku Markkula. Per questo i territori europei presentano
anche una risoluzione per chiedere a Barnier attenzione sul tema
e di farsi garante della trasparenza del negoziato.(ANSA).
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Brexit: allarme tra le Regioni europee per 'taglio' fondi Ue
A seconda scenari, penalizzazioni miliardarie anche per Italia