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Premio Sakharov: Schulz, re Salman conceda grazia a Badawi

Moglie blogger saudita vincitore, suo crimine essere voce libera

Redazione Ansa

(ANSA) - STRASBURGO, 16 DIC - "Chiediamo al Re Salman di dare la grazia a Raif permettendogli di tornare immediatamente dalla sua famiglia". Così il presidente del Parlamento Ue Martin Schulz durante la cerimonia del Premio Sakharov assegnato al blogger saudita Raif Badawi, ora in carcere, e che è quindi stato ritirato dalla moglie. "Badawi - ha ricordato - è diventato un simbolo, un'ispirazione per tutti quelli che combattono per i diritti umani nella regione e in tutto il mondo". Oltre al blogger, Schulz ha citato i casi del suo avvocato, condannato a 15 anni per aver fondato il locale 'Osservatorio per i diritti umani', e quello del giovane attivista Ali Mohammed Baqir al-Nimr, condannato a morte e successiva crocifissione. "Nessun commercio di armi, nessun introito legato al petrolio potrà esimerci dal lottare per i diritti umani", ha inoltre affermato Schulz. "Dobbiamo mantenere le relazioni con l'Arabia Saudita, il dialogo è importante, se non manteniamo il dialogo non otterremo mai nulla", ha poi chiarito in conferenza stampa lo stesso Presidente dell'Eurocamera. "Avrei voluto che mio marito ricevesse personalmente questo Premio, ma se mi permettete vorrei chiedervi di rispettare un minuto di silenzio in memoria delle vittime in Francia e altrove, è questo il più grande desiderio da parte di mio marito". Ensaf Haidar, moglie del blogger saudita Raif Badawi, Premio Sakharov 2015, ha salutato la consegna dell'onorificenza ricordando le vittime del terrorismo e rivendicando "il diritto a pensare diversamente". "La società del mondo arabo - ha affermato Haidar, accolta da un lunghissimo applauso - vive sotto il giogo di un regime teocratico che dice ai cittadini di dire solo e soltanto sì".

"Raif - ha continuato - non è un criminale, è uno spirito libero, il suo crimine è essere una voce libera nel paese del pensiero unico". Per questo, ha aggiunto, "è stato condannato a 10 anni di carcere, a 1000 frustate, che riceve ogni venerdì dopo le preghiere 50 alla volta, e 300 mila dollari di multa". "Raif - ha concluso - è il primo cittadino del Golfo a ricevere il Premio Sakharov e voglio chiudere con una sua frase: 'a coloro che augurano la morte, noi auguriamo la vita, a coloro che augurano l'ignoranza auguriamo di tornare alla ragione'". La targa del Premio è stata poi appoggiata su una sedia vuota, quella che doveva essere occupata da Raif Badawi. (ANSA).

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