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Tajani (Fi), dialogo interreligioso per battere radicalismi

Convegno al Pe; Di Segni, separare terrorismo da religione

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 24 MAR - "Chi spara in nome di Dio spara contro Dio, islamici, cristiani ed ebrei sono qui per ribadire questo concetto: la pace e il dialogo sono più forti del radicalismo e dell'estremismo". E' il passaggio centrale dell'intervento del vicepresidente del Parlamento Ue Antonio Tajani al convegno che lui stesso ha organizzato sulla rilevanza del dialogo interreligioso nella promozione della tolleranza e del rispetto della dignità umana. "La Ue - ha insistito Tajani - è in prima linea nella lotta contro il fondamentalismo e il terrorismo di finta ispirazione religiosa, per difendere il dialogo tra religioni e quel grande progetto di pace che è la Ue", un'istituzione che, ha ricordato, ha vinto "il Premio Nobel" per i suoi "valori fondatori". Un'iniziativa alla quale hanno partecipato alti esponenti di tutte le religioni più diffuse, oltre al Presidente dell'Europarlamento, Martin Schulz e il primo vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans. Presenti anche diversi europarlamentari italiani tra cui Patrizia Toia e Silvia Costa del Pd, gli azzurri Elisabetta Gardini e Fulvio Martusciello e il centrista Lorenzo Cesa. "Le religioni per prime - ha sottolineato il Rabbino Capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni - devono combattere contro l'idea secondo cui l'estremismo è un'espressione della volontà divina. Quando invece le fedi sono portatrici di valori necessari per la crescita della nostra Europa. Non sono qui per difendermi - ha concluso Di Segni - ma per rilanciare quei valori centrali per la convivenza e la pace". Concetto ribadito dal capo degli Imam francesi, Hassen Chalghoum: "L'Isis sta prendendo in ostaggio l'Islam, ma la nostra religione è più forte del loro odio. Tocca a noi rigettare la minaccia di una esigua minoranza di estremisti".

"Quello di oggi - ha sottolineato Schulz - è il più importante convegno che il Parlamento ha organizzato da mesi a questa parte e di questo devo ringraziare Tajani: nessuno di noi poteva immaginare che dovessimo difendere di nuovo la presenza degli ebrei in Europa". Infine, Timmermans: "Se non ritroverà la forza del dialogo e della tolleranza, l'Europa sarà finita".

(ANSA).

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