"Chi spara in nome di Dio spara
contro Dio, islamici, cristiani ed ebrei sono qui per ribadire
questo concetto: la pace e il dialogo sono più forti del
radicalismo e dell'estremismo". E' il passaggio centrale
dell'intervento del vicepresidente del Parlamento Ue Antonio
Tajani al convegno che lui stesso ha organizzato sulla rilevanza
del dialogo interreligioso nella promozione della tolleranza e
del rispetto della dignità umana. "La Ue - ha insistito Tajani -
è in prima linea nella lotta contro il fondamentalismo e il
terrorismo di finta ispirazione religiosa, per difendere il
dialogo tra religioni e quel grande progetto di pace che è la
Ue", un'istituzione che, ha ricordato, ha vinto "il Premio
Nobel" per i suoi "valori fondatori".
Un'iniziativa alla quale hanno partecipato alti esponenti di
tutte le religioni più diffuse, oltre al Presidente
dell'Europarlamento, Martin Schulz e il primo vicepresidente
della Commissione Ue, Frans Timmermans. Presenti anche diversi
europarlamentari italiani tra cui Patrizia Toia e Silvia Costa
del Pd, gli azzurri Elisabetta Gardini e Fulvio Martusciello e
il centrista Lorenzo Cesa.
"Le religioni per prime - ha sottolineato il Rabbino Capo
della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni - devono
combattere contro l'idea secondo cui l'estremismo è
un'espressione della volontà divina. Quando invece le fedi sono
portatrici di valori necessari per la crescita della nostra
Europa. Non sono qui per difendermi - ha concluso Di Segni - ma
per rilanciare quei valori centrali per la convivenza e la
pace".
Concetto ribadito dal capo degli Imam francesi, Hassen
Chalghoum: "L'Isis sta prendendo in ostaggio l'Islam, ma la
nostra religione è più forte del loro odio. Tocca a noi
rigettare la minaccia di una esigua minoranza di estremisti".
"Quello di oggi - ha sottolineato Schulz - è il più
importante convegno che il Parlamento ha organizzato da mesi a
questa parte e di questo devo ringraziare Tajani: nessuno di noi
poteva immaginare che dovessimo difendere di nuovo la presenza
degli ebrei in Europa". Infine, Timmermans: "Se non ritroverà la
forza del dialogo e della tolleranza, l'Europa sarà finita".
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