(ANSA) - BRUXELLES, 20 NOV - Uscita del gruppo Marcegaglia
dalla cordata formata con ArcelorMittal per rilevare l'Ilva di
Taranto e la cessione dell'impianto di Piombino da parte della
stessa ArcelorMittal: queste le richieste che, secondo quanto
appreso dall'Ansa, l'antitrust europeo avrebbe avanzato per
superare le preoccupazioni che l'operazione Ilva ha sollevato
sul fronte della concorrenza. La Commissione Ue, che lo scorso 8
novembre ha aperto un'indagine approfondita sull'operazione, non
ha voluto commentare le indiscrezioni raccolte.
In particolare Bruxelles, come evidenziato l'otto novembre
scorso, teme una riduzione della concorrenza e un aumento dei
prezzi per i prodotti piani di acciaio al carbonio laminati a
caldo, a freddo e zincati utilizzati dalle imprese in vari
settori, dall'edilizia all'auto. La preoccupazione è che la
restrizione della concorrenza possa portare, soprattutto per le
Pmi dell'Europa meridionale, un aumento dei prezzi. Bruxelles
intende valutare anche se ci possano essere effetti su offerta e
prezzi di altri prodotti come l'acciaio a rivestimento metallico
utilizzato per gli imballaggi.
Oltre al capitolo industriale, il confronto tra Ilva e
Commissione resta aperto anche sul fronte ambientale. Mentre
potrebbe essere preso chiusa la procedura che riguarda i fondi
messi a disposizione dalla Stato per il risanamento dell'area,
nuove perplessità sarebbero sorte a Bruxelles riguardo al piano
di bonifica presentato dalla cordata guidata da ArcelorMittal.
Piano che verrebbe applicato su un arco di cinque anni, un
periodo troppo esteso per porre fine a una situazione ritenuta
assai critica non solo dagli ambientalisti e dai cittadini di
Taranto. (ANSA).
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Ilva: Bruxelles chiede uscita Marcegaglia da consorzio
E cessione stabilimento Piombino ArcelorMittal