(ANSA) - ROMA, 23 AGO - "All'Europa serve una politica
industriale comune: è la premessa fondamentale per la crescita,
è uno strumento per la lotta alla disoccupazione, può aiutare
persino a gestire con più efficacia il tema dell'immigrazione".
Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, in un
colloquio con il Sole 24 Ore, guarda con favore all'asse tra
Italia, Francia e Germania per istituire un filtro agli
investimenti esteri poco graditi perché sospetti o provenienti
da Paesi che non offrono condizioni di reciprocità.
"Sono guerre commerciali, capitano e non vanno demonizzate.
Ma al tempo stesso - osserva Tajani - dobbiamo attrezzarci, e
solo l'Europa può farlo in modo credibile. Se ci mettiamo ognuno
a fare le sue battaglie non si va molto lontano".
"L'esigenza è quella di distinguere gli investimenti veri, di
chi vuole comprare un'azienda per svilupparla, da quelli di chi
punta a prendersi il know how e portarselo a casa", spiega
Tajani, secondo cui "il discorso deve valere per tutti. Penso a
Google, ad esempio, e alla battaglia che stiamo conducendo a
favore delle nostre media company europee: domani potrebbe
valere per Facebook o Alibaba, l'importante è sempre garantire
un mercato trasparente alle nostre aziende: non è questione di
protezionismo, ma la concorrenza deve essere leale".(ANSA).
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Tajani, per Ue priorità è una politica industriale comune
'Distinguere investimenti esteri veri da chi vuole il know how'