(ANSA) - BRUXELLES, 11 MAG - I passeggeri possono chiedere un
risarcimento per la cancellazione del volo nel caso in cui la
compagnia aerea non abbia provveduto a informarli con oltre due
settimane di anticipo rispetto all'orario di partenza previsto.
Lo ha stabilito la Corte Ue, che sottolinea che la comunicazione
deva avvenire direttamente tra il passeggero e il vettore aereo,
anche quando la prenotazione sia stata completata tramite un
operatore turistico o un'agenzia di viaggi online. In questo
caso però la compagnia può rivalersi sull'intermediario.
La sentenza dei giudici di Lussemburgo è relativa al caso di
un passeggero olandese che aveva chiesto il rimborso di 600
euro, come previsto dal regolamento Ue sui diritti dei
passeggeri, per la tardiva comunicazione della cancellazione di
un volo di andata e ritorno da Amsterdam a Paramaribo, in
Suriname, avvenuta 10 giorni prima della data di partenza. Il
ritardo nel trasmettere l'informazione era però da attribuirsi
all'agenzia di viaggio di riferimento per il passeggero.
La Corte ha dunque concluso che non è compromesso il diritto dei
vettori di chiedere il risarcimento a "chiunque sia all'origine
dell'inadempimento", inclusi gli operatori turistici.(ANSA).
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Corte Ue,sì rimborso per ritardo notifica cancellazione volo
Compagnia aerea deve informare il passeggero 2 settimane prima