(ANSA) - BRUXELLES, 25 NOV - L'obbligo di registrarsi e
pagare l'Iva solo nel proprio Paese di attività anche se si
vende all'estero online, una nuova soglia comune a tutti i 28
per le microimprese e start up, e lotta alla frode dai Paesi
terzi, soprattutto la Cina, con l'abolizione del tetto dei 22
euro per l'esenzione del pagamento. Ma, soprattutto, la libertà
di scelta lasciata agli stati membri sull'Iva per gli e-book,
che chi vorrà potrà tagliare come per i libri cartacei. Sono gli
elementi principali della riforma Ue dell'Iva in arrivo a metà
della prossima settimana, mercoledì o giovedì, secondo quanto
apprende l'ANSA da fonti Ue. L'obiettivo del nuovo pacchetto è
semplificare il sistema esistente e aggiornarlo per sostenere lo
sviluppo dell'e-commerce transfrontaliero, puntando su pmi e
start up, e completare le misure Ue, dopo quelle per mettere
fine al geoblocking e la riforma del copyright, per realizzare
il mercato unico digitale Ue.
Al momento, tutti i commercianti che vendono online i propri
prodotti o servizi devono registrarsi in tutti gli stati membri
in cui li vendono, con costi sugli 8mila euro per Paese citati
spesso tra le barriere principali all'e-commerce
transfrontaliero. Con le nuove regole Ue, verrà adottato il
sistema dell' "One stop shop", ovvero la registrazione Iva in un
unico Paese, quello dove ha sede l'impresa, come già succede per
la vendita dei servizi elettronici grazie a cui sono stati
raccolti 3 miliardi di euro di Iva nel 2015. In questo modo si
taglieranno del 95% gli oneri amministrativi per le pmi con
risparmi complessivi per 2,3 miliardi. Un occhio di riguardo
verrà riservato per le microimprese e le start up, per cui verrà
fissata una soglia Ue comune di Iva.
Sul fronte della lotta alla frode, Bruxelles intende
eliminare il sistema attualmente in vigore che esenta dal
pagamento dell'Iva tutte quelle piccole spedizioni di merci
provenienti dai Paesi terzi, come per esempio la Cina, che non
superano il valore di 22 euro, facilmente aggirabile e che
finora ha creato gravi distorsioni sul mercato per le pmi
europee.
Ancora più importante, il pacchetto Ue contiene di fatto il
via libera a regole uguali di tassazione Iva per e-book e
giornali digitali da una parte, e libri e pubblicazioni cartacee
dall'altra, che al momento in molti Paesi Ue beneficiano di
aliquote ridotte o addirittura zero. Spetterà quindi ai singoli
stati membri, ma non li obbligherà, decidere se tagliare l'Iva
anche agli e-book o meno, per allinearli alle condizioni che si
applicano agli stessi prodotti cartacei.(ANSA).
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Iva:arriva semplificazione e-commerce, libertà scelta e-book
Nuove regole Ue attese a metà prossima settimana