Al momento, tutti i commercianti che vendono online i propri prodotti o servizi devono registrarsi in tutti gli stati membri in cui li vendono, con costi sugli 8mila euro per Paese citati spesso tra le barriere principali all'e-commerce transfrontaliero. Con le nuove regole Ue, verrà adottato il sistema dell' "One stop shop", ovvero la registrazione Iva in un unico Paese, quello dove ha sede l'impresa, come già succede per la vendita dei servizi elettronici grazie a cui sono stati raccolti 3 miliardi di euro di Iva nel 2015. In questo modo si taglieranno del 95% gli oneri amministrativi per le pmi con risparmi complessivi per 2,3 miliardi. Un occhio di riguardo verrà riservato per le microimprese e le start up, per cui verrà fissata una soglia Ue comune di Iva. Sul fronte della lotta alla frode, Bruxelles intende eliminare il sistema attualmente in vigore che esenta dal pagamento dell'Iva tutte quelle piccole spedizioni di merci provenienti dai Paesi terzi, come per esempio la Cina, che non superano il valore di 22 euro, facilmente aggirabile e che finora ha creato gravi distorsioni sul mercato per le pmi europee. Ancora più importante, il pacchetto Ue contiene di fatto il via libera a regole uguali di tassazione Iva per e-book e giornali digitali da una parte, e libri e pubblicazioni cartacee dall'altra, che al momento in molti Paesi Ue beneficiano di aliquote ridotte o addirittura zero. Spetterà quindi ai singoli stati membri, ma non li obbligherà, decidere se tagliare l'Iva anche agli e-book o meno, per allinearli alle condizioni che si applicano agli stessi prodotti cartacei.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA