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Lavoro: Ue, nuovi limiti esposizione 13 sostanze cancerogene

In Italia interessate centinaia di migliaia di lavoratori

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 13 MAG - Il 53% dei decessi legati al lavoro nell'Ue sono dovuti al cancro, che è la prima causa di mortalità professionale nel continente. Per questo la Commissione europea ha proposto una revisione della direttiva sugli agenti cancerogeni, volta a limitare l'esposizione a 13 sostanze chimiche sul luogo di lavoro mediante l'introduzione di nuovi limiti o la modifica di quelli esistenti nella vecchia direttiva del 2004.

"L'impatto del cancro sui lavoratori, sulle loro famiglie, sul mondo del lavoro e sulla società è enorme. Questa proposta consentirà di salvare 100mila vite umane nei prossimi 50 anni.

La protezione dei lavoratori è al centro dell'impegno della Commissione a favore di un'Europa sociale forte", ha commentato la commissaria per l'Occupazione e gli affari sociali, Marianne Thyssen. "Non esiste il rischio zero, ma i lavoratori possono e devono esseri protetti - ha continuato Thyssen - il nostro approccio è preventivo, perché la nostra arma migliore contro il cancro è riuscire a stopparlo prima che cominci". Alcuni dei 13 agenti cancerogeni, come la "silice cristallina respirabile" (SCR), i composti del cromo VI, le polveri di legno duro o l'idrazina, interessano un numero molto elevato di lavoratori. Secondo le cifre fornite da Bruxelles, in Italia sono più di 200mila i lavoratori esposti alla SCR, numero nettamente inferiore rispetto ai 1,4 milioni della Spagna, ma sufficiente a piazzare il nostro Paese al sesto posto nell'Ue.

La revisione della direttiva è parte di un processo più ampio che verrà completato entro la fine del 2016 con l'introduzione di nuovi limiti per altre 7 sostanze chimiche.(ANSA).

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