"L'impatto del cancro sui lavoratori, sulle loro famiglie, sul mondo del lavoro e sulla società è enorme. Questa proposta consentirà di salvare 100mila vite umane nei prossimi 50 anni.
La protezione dei lavoratori è al centro dell'impegno della Commissione a favore di un'Europa sociale forte", ha commentato la commissaria per l'Occupazione e gli affari sociali, Marianne Thyssen. "Non esiste il rischio zero, ma i lavoratori possono e devono esseri protetti - ha continuato Thyssen - il nostro approccio è preventivo, perché la nostra arma migliore contro il cancro è riuscire a stopparlo prima che cominci". Alcuni dei 13 agenti cancerogeni, come la "silice cristallina respirabile" (SCR), i composti del cromo VI, le polveri di legno duro o l'idrazina, interessano un numero molto elevato di lavoratori. Secondo le cifre fornite da Bruxelles, in Italia sono più di 200mila i lavoratori esposti alla SCR, numero nettamente inferiore rispetto ai 1,4 milioni della Spagna, ma sufficiente a piazzare il nostro Paese al sesto posto nell'Ue.
La revisione della direttiva è parte di un processo più ampio che verrà completato entro la fine del 2016 con l'introduzione di nuovi limiti per altre 7 sostanze chimiche.
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