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Fondi Ue:Bruxelles punta a semplificare regole,ma se riforme

Da concordare stato-Ue.Norme uguali,sinergie progetti,meno audit

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 11 LUG - Serve una semplificazione delle regole per l'utilizzo dei fondi Ue, in modo da renderli più efficaci e trasparenti e meno soggetti a errori o frodi. E una delle modalità per farlo è legarli alla realizzazione di riforme strutturali da concordare tra i Paesi e Bruxelles. E' quanto emerge dalle raccomandazioni del Gruppo di alto livello messo in piedi dalla Commissione Ue e guidato dall'ex commissario Siim Kallas, che spingono per un quadro di regole ridotto e chiaro per i fondi di coesione dopo il 2020. L'architettura delle regole attuali funziona ma ha bisogno di una "buona ripulita", secondo gli esperti di Bruxelles. Questi chiedono quindi di armonizzare le regole per tutti i tipi di fondi Ue per quanto riguarda aiuti di stato, appalti pubblici e rimborsi dei costi, in modo da facilitare le richieste di utilizzo di più finanziamenti - come per esempio fondi di coesione e Piano Juncker - per uno stesso progetto. Altra raccomandazione, ridurre all'osso le norme Ue da seguire per stati e regioni se questi hanno un'amministrazione "affidabile", un cofinanziamento nazionale "significativo", riforme strutturali "chiave" da attuare e con un focus su "poche aree prioritarie". A questo punto, suggerisce il Gruppo di alto livello, si potrebbero limitare le regole Ue alla definizione delle priorità degli investimenti strategici e ai principi da seguire per effettuare la spesa. Stati e membri e Commissione dovrebbero quindi concordare le riforme strutturali nonché i risultati concreti che fanno scattare i rimborsi. I fondi potrebbero essere quindi assegnati tramite i meccanismi amministrativi nazionali e il lavoro di audit della Commissione Ue diventerebbe quindi "limitato". "Meno regole e più semplici significano migliori risultati e meno errori", ha affermato la commissaria Ue alla politica regionale Corina Cretu, mentre Kallas ha sottolineato che "più trasparenza è anche meno corruzione". In ogni caso "sino al 2020 continueremo con il sistema attuale" di regole in vigore, ha assicurato il commissario al bilancio Guenther Oettinger.(ANSA).

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