(ANSA) - BRUXELLES, 26 GIU - L'obbligo delle banche di
versare il contributo ordinario al Fondo di Risoluzione
Nazionale resta invariato nonostante le fusioni transfrontaliere
mediante incorporazione: lo ha stabilito l'avvocato generale
della Corte Ue, Manuel Campos Sánchez-Bordona, nelle conclusioni
di una causa che vede la banca tedesca State Street contro
Bankitalia.
La State Street Bank International ha esercitato, fino al 5
luglio 2015, la sua attività in Italia per mezzo di una banca
autonoma, State Street Bank. Dal 6 luglio 2015, in seguito
all'incorporazione di quest'ultima, la State Street Bank
International ha continuato ad esercitare la sua attività sul
territorio italiano per mezzo di una succursale. E si è
rifiutata di versare il contributo al Fondo di Risoluzione
ritenendo che il suo nuovo status la esentasse.
L'avvocato ha invece concluso che il "cambiamento di status"
non incide sugli obblighi contributivi ordinari della banca, ma
semmai su quelli straordinari, che non sono prevedibili.
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Banche:Avv.Corte Ue,obbligate a contributi fondo risoluzione
Anche se sono state oggetto di fusioni transfrontaliere