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Corte Ue,su frodi Iva giudici possono applicare prescrizione

Tutela interessi Ue va conciliato con diritto Costituzione

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 5 DIC - I giudici italiani, in procedimenti penali riguardanti frodi gravi in materia di Iva, non sono tenuti a disapplicare le norme nazionali sulla prescrizione. E' quanto sancisce la Corte di giustizia dell'Unione europea, chiamata a pronunciarsi su due procedimenti penali in corso a Milano. L'obbligo di tutelare gli interessi finanziari dell'Unione europea, secondo la Corte, deve essere conciliato con il rispetto del principio di legalità dei reati e delle pene, previsto dalla Costituzione.

I giudici del Lussemburgo hanno valutato il caso sollevato dalla Corte suprema di cassazione italiana e dalla Corte d'appello di Milano, chiamate a pronunciarsi in procedimenti penali a carico di due persone accusate di frodi gravi in materia di Iva. Queste rischierebbero di rimanere impunite se dovessero essere applicate le norme del codice penale italiano sulla prescrizione. Tali procedimenti potrebbero invece concludersi con una condanna se il termine di prescrizione previsto da tali norme venisse disapplicato, sulla base dei principi espressi dalla Corte di giustizia in una sua passata sentenza, la sentenza Taricco, pronunciata però in un momento successivo alla commissione dei reati.

Per la Corte di giustizia dell'Ue, il giudice nazionale non è obbligato ad applicare i principi enunciati nella sentenza Taricco, qualora questa contrasti con l'ordine costituzionale italiano e con il rispetto dei diritti inalienabili della persona.(ANSA).

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