(ANSA) - BRUXELLES, 23 MAG - La Commissione Ue ha adottato
oggi uno standard tecnico che specifica i criteri che le
autorità responsabili della risoluzione delle banche dovranno
tenere in considerazione quando fisseranno i requisiti minimi
che le banche devono avere quando scatta un'operazione di 'bail
in'. Si tratta dei cosiddetti MREL (Minimum Requirements for Own
Funds and Eligible Liabilities), o strumenti facilmente
'bail-inable', ed assicurano che le banche abbiano una serie di
asset facili da identificare e credibili da sottoporre a 'bail
in'.
"In linea con la direttiva BRRD (che ha creato il 'bail in'),
l'attuazione delle regole di oggi non fissa un livello minimo
armonizzato di strumenti 'bail-in able' in ogni banca. Ma dà
invece alle autorità di risoluzione una guida dettagliata per
fissare tali requisiti per ogni banca, dando loro
discrezionalità sul livello minimo di MREL e sulla composizione
appropriata per ogni banca", spiega Vanessa Mock, portavoce del
commissario ai servizi finanziari Jonathan Hill. Questo perché
"la natura degli MREL, specifica per ogni banca, riconosce la
diversità dei 'business model' e le strategie di finanziamento
delle banche europee, tutte soggette alla direttiva BRRD e
quindi al 'bail in'.
Anche se la Commissione, nel suo regolamento, non ha fissato
un livello minimo di MREL da rispettare, per accedere ai fondi
del fondo salva-banche vale sempre la soglia dell'8% fissata
dall'autorità di risoluzione bancaria europea, il Single
resolution board, a cui l'Unione bancaria ha dato il potere di
decidere su come 'risolvere' una banca dopo che la Bce ne abbia
evidenziato il fallimento. La differenza con il regolamento
dell'Eba, dunque, non cambia la sostanza dell'operazione di
'bail in', che viene comunque gestita dall'autorità di
risoluzione, la quale può anche decidere un target diverso (ma
mai sotto l'8%).
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Banche: Ue,autorità risoluzione decidono requisiti 'bail in'
Bruxelles non fissa soglia. Resta 8% per accedere a salva-banche