(ANSA) - Nessuna lista definitiva di riforme da Atene a
Bruxelles, ma "incontri che dureranno tutto il weekend per
discutere le idee greche e aiutare ad assicurare che l'insieme
di proposte sia sufficientemente credibile e completo". Così
fonti Ue, che parlano di segnali "incoraggianti", ma allo stesso
tempo allontanano l'ipotesi di un Eurogruppo straordinario a
breve (le ipotesi circolate indicavano uno dei primi tre giorni
della prossima settimana). Riunione che potrebbe autorizzare un
primo esborso di 1,9 miliardi per la Repubblica ellenica.
Per parte sua il ministro degli Affari economici
internazionali greco Euclid Tsakalotos al Guardian non nasconde
che nella peggiore delle ipotesi il Paese è pronto ad andare per
la sua strada. "Stiamo lavorando per un compromesso - afferma -
vogliamo una soluzione ma se le cose non dovessero andare per il
verso giusto, bisogna sempre considerare lo scenario peggiore".
Venerdì fonti governative greche avevano annunciato di aver
inviato a Bruxelles una lista di 18 misure, che per il 2015
dovrebbero portare un beneficio di 3-3,5 miliardi nelle casse
elleniche.
Ma se da Bruxelles si segnala un "impegno più costruttivo" di
Atene, dopo "i recenti confronti politici" (il riferimento è al
mini-summit tra Tsipras, Draghi, Juncker, Merkel, Hollande,
Dijsselbloem e Tusk, a margine del vertice dei leader dei 28
della settimana scorsa, e la visita del premier greco a Berlino,
lunedì, con un incontro di oltre cinque ore con la Cancelliera)
"le discussioni però sono solo all'inizio", spiegano fonti
dell'Eurogruppo. Per il momento è "improbabile" una riunione dei
ministri dell'Eurozona a breve, anche perché questa sarà
convocata solo dopo che il Brussels Group, cioè l'ex Troika,
avrà approvato la lista definitiva.
Lo stato dell'arte è ancora quello della "messa a punto di
proposte per preparare una lista completa" che attui gli impegni
presi nell'Eurogruppo del 20 febbraio.
In pratica quello che si sta discutendo a Bruxelles tra i
tecnici greci e quelli dell'ex Troika, è una bozza di lista,
ovvero un primo elenco di provvedimenti che i greci sono
disposti a prendere. Le istituzioni ascoltano le proposte
greche, e forniscono supporto e aiuto per renderle coerenti con
l'accordo di febbraio.
In sostanza l'ex Troika, e quindi l'Eurogruppo, si aspetta
che Atene inserisca nella sua lista definitiva delle riforme che
siano neutre sul bilancio e che assicurino delle entrate
adeguate. Per questo vorrebbero che vi fossero impegni sulle
privatizzazioni e l'aumento dell'iva.
Dalla lotta a evasione e corruzione, secondo le istituzioni,
non si avrebbe un ricavo certo e quantificabile, e le recenti
misure umanitarie varate da Atene devono essere coperte
adeguatamente, per questo l'ex Troika si era detta contraria
all'iniziativa del Governo.
Intanto, secondo indiscrezioni del settimanale tedesco Der
Spiegel, il Brussels Group non si aspetta che la Grecia riesca a
centrare l'obiettivo di un avanzo primario del 3% quest'anno.
L'obiettivo era stato fissato dal precedente governo
conservatore di Antonis Samaras, ma "molto probabilmente non se
ne farà nulla". Inoltre il quadro finanziario del Paese è
peggiorato da gennaio perché il governo Tsipras non ha fatto
riforme. (ANSA).
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Atene stringe su riforme, negoziato in corso
Bruxelles,segnali incoraggianti.Grecia,pronti a peggior scenario