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Gas:Ue avanza su Nord Stream 2,Commissione chiede mandato 28

Obiettivo negoziare con Russia quadro legale per parte offshore

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 9 GIU - La Commissione Ue avanza nella direzione della costruzione del Nord Stream 2, chiedendo un mandato ai 28 per negoziare con la Russia il quadro legale della costruzione della parte offshore in modo che rispetti le regole europee sulle infrastrutture energetiche. La Commissione Ue ha infatti formalmente inoltrato la sua richiesta al Consiglio, dove però i Paesi dell'Est sono contrari al controverso progetto così come lo stesso presidente Donald Tusk, che ha già scritto una lettera a Juncker sottolineando che questo non è nell'interesse Ue. Il raddoppio del gasdotto che pompa il metano russo in Europa passando per la Germania e bypassando l'Ucraina, ha la parte di tubi che passano sotto il mare situata al di fuori del territorio Ue, quindi non sottoposta al Terzo Pacchetto energia. Bruxelles vuole quindi negoziare con Mosca che questa parte di infrastruttura "non avvenga in un vuoto legale" ma rispetti i principi di non discriminazione tariffaria e di accesso, separazione tra le attività di fornitura e trasmissione, e trasparenza nella gestione. "Come abbiamo già detto diverse volte, il Nord Stream 2 non contribuisce agli obiettivi dell'Unione dell'energia, ma se il gasdotto viene comunque costruito dobbiamo almeno essere sicuri che sia gestito in modo trasparente e in linea con le regole principali del mercato Ue dell'energia", ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Ue per l'Unione dell'energia Maros Sefcovic. "Come qualsiasi altro progetto infrastrutturale nell'Ue, il Nord Stream 2 non può e non deve operare in un vuoto legale o solo in base alla legislazione di un Paese terzo", ha quindi fatto eco il commissario Miguel Canete.

Bruxelles aveva già difeso la sua mossa negli scorsi giorni sostenendo che la Commissione è "un'istituzione basata sul diritto e quindi non può prendere decisioni arbitrarie a favore o contro un progetto" altrimenti finirebbe "davanti alla Corte di giustizia". "Siamo fiduciosi che il Consiglio ci darà un mandato chiaro per negoziare", ha ribadito oggi un portavoce della Commissione, ricordando che "si possono avere preferenze politiche e il presidente Juncker ha già espresso le sue, ma come istituzione siamo tenuti ad agire secondo le regole". Vi è già stato un precedente a questo tipo di operazione, riferisce Bruxelles: nel 2011, per la realizzazione della Trans-Caspian Gas Pipeline, quando la Commissione chiese al Consiglio il mandato per negoziare con Azerbaigian e Turkmenistan.(ANSA).

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