(ANSA) - BRUXELLES, 15 OTT - Sono attesi per domani i
risultati degli stress test Ue che verificano il grado di
resistenza dei singoli paesi in caso di 'chiusura dei rubinetti'
del gas russo e ucraino. Da questi, riferiscono fonti Ue
all'Ansa, emerge che i più deboli sono - come già aveva
evidenziato il rapporto della Commissione di fine maggio - i
Baltici, quelli del Sud Est (in particolare Bulgaria e Grecia) e
della Comunità energetica (i Balcani più Moldavia e Ucraina).
I paesi fondatori dell'Ue, come per esempio Francia e
Germania, sono invece "interconnessi molto bene e hanno un
sistema energetico ben diversificato". L'Italia, sebbene importi
molto gas russo, continuano le fonti, "è meno vulnerabile in
quanto ha fonti di approvvigionamento diversificate".
Quattro gli scenari considerati da Bruxelles per verificare
la sicurezza energetica europea: uno stop totale delle forniture
di gas via Ucraina per un mese o sei mesi, e un uguale blocco
completo di quelle dalla Russia per un mese o sei mesi. Agli
stress test hanno partecipato, oltre ai 28 paesi Ue, anche gli 8
della Comunità energetica europea (Serbia, Bosnia Erzegovina,
Fyrom, Albania, Kosovo, Montenegro, Moldavia e Ucraina), più la
Turchia, la Svizzera e, in parte, anche la Norvegia.
La Commissione, in questo esercizio di stress test, ha anche
valutato il rispetto da parte degli stati membri del regolamento
Ue sulla sicurezza delle forniture del gas che, tra l'altro,
prevede l'obbligo di avere riserve almeno per 30 giorni. Questo
era stato adottato nel 2010 dopo la crisi del 2009 quando parte
dell'Europa era rimasta al freddo durante la seconda crisi del
gas russo-ucraina. Bruxelles fornirà quindi paese per paese un
set di raccomandazioni concrete sia a breve che a lungo
termine.(ANSA).
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Gas:domani risultati stress test Ue, male Baltici e Sud-Est
Fonti, Italia meno vulnerabile con diversificazione forniture