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Nel 2020 boom dei tempi nel civile a causa del Covid

Italia fanalino di coda dei 27, 'bruciati' i progressi 

Nel 2020 boom dei tempi nel civile a causa del Covid

Redazione Ansa

BRUXELLES - Il Covid pesa sul processo civile in Italia. Stando ai dati pubblicati dalla 'pagella Ue' per l'anno 2022, i tempi necessari per arrivare a una sentenza di primo grado in un contenzioso civile o commerciale sono letteralmente esplosi, annullando i progressi effettuati negli anni precedenti. Nel 2020, infatti, ci volevano quasi "700 giorni" per arrivare a sentenza - rispetto ai 540 del 2018-2019 e dei quasi 600 del 2012. In una condizione simile, sempre nel 2020, anche la Francia e l'Ungheria. Per il EU Justice Scoreboard, escludendo il 2020, peggio dell'Italia fa solo la Grecia.

Scorrendo il rapporto si evince poi che, in Italia, è migliorata la percezione del pubblico sull'indipendenza die giudici e dei tribunali, con un giudizio cumulativo positivo che sfiora "il 40%, in aumento dal 2016. Detto questo, l'Italia resta indietro rispetto ai 'big' come Francia e Germania e si posiziona al quintultimo posto, nella classifica a 27, subito dietro alla Spagna. Nel rapporto c'è poi un nuovo indicatore, ovvero "come le aziende percepiscono l'efficacia della protezione degli investimenti da parte della legge e dei tribunali". Qui l'Italia si piazza al centro della classifica, superando la soglia del 50% tra giudizi "molto positivi" e "abbastanza positivi".

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