Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nel 2020 boom dei tempi nel civile a causa del Covid

Nel 2020 boom dei tempi nel civile a causa del Covid

Italia fanalino di coda dei 27, 'bruciati' i progressi 

19 maggio 2022, 16:56

Redazione ANSA

ANSACheck

Nel 2020 boom dei tempi nel civile a causa del Covid - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - Il Covid pesa sul processo civile in Italia. Stando ai dati pubblicati dalla 'pagella Ue' per l'anno 2022, i tempi necessari per arrivare a una sentenza di primo grado in un contenzioso civile o commerciale sono letteralmente esplosi, annullando i progressi effettuati negli anni precedenti. Nel 2020, infatti, ci volevano quasi "700 giorni" per arrivare a sentenza - rispetto ai 540 del 2018-2019 e dei quasi 600 del 2012. In una condizione simile, sempre nel 2020, anche la Francia e l'Ungheria. Per il EU Justice Scoreboard, escludendo il 2020, peggio dell'Italia fa solo la Grecia.

Scorrendo il rapporto si evince poi che, in Italia, è migliorata la percezione del pubblico sull'indipendenza die giudici e dei tribunali, con un giudizio cumulativo positivo che sfiora "il 40%, in aumento dal 2016. Detto questo, l'Italia resta indietro rispetto ai 'big' come Francia e Germania e si posiziona al quintultimo posto, nella classifica a 27, subito dietro alla Spagna. Nel rapporto c'è poi un nuovo indicatore, ovvero "come le aziende percepiscono l'efficacia della protezione degli investimenti da parte della legge e dei tribunali". Qui l'Italia si piazza al centro della classifica, superando la soglia del 50% tra giudizi "molto positivi" e "abbastanza positivi".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.